Editoria e informazione 2.0

Con l’avvento del web 2.0 e delle nuove tecnologie abbiamo assistito a un cambiamento epocale sia del modo di fare informazione sia delle abitudini dei consumatori.
Basti pensare all’importanza sempre più evidente dei device mobili, al nuovo modo di fruire contenuti multimediali quali musica, film e libri, alla nuova frontiera dell’e-commerce e dell’informazione.

E, in uno scenario così rinnovato, cos’è cambiato, in particolare, per chi si occupa di editoria e informazione? Cosa vogliono i nuovi lettori digitali?

Da uno studio, durato tre anni, effettuato dal team di Sketchin (società che si occupa di experience e strategic design) è emerso che il cambiamento nell’editoria dipende dalle nuove abitudini degli utenti e non, come si potrebbe pensare, dalla tecnologia che, eppure, ha avuto e ha un ruolo importante nel rinnovamento di questi anni digitali.

Dobbiamo innanzitutto rilevare che la necessità primaria dell’utente odierno (aldilà della differente provenienza geografica, culturale e anagrafica) è quella di disporre sempre e comunque delle notizie.
Attraverso il web si guadagna l‘immediatezza, la possibilità di verificare subito la notizia magari attraverso lo smartphone sempre a disposizione. Di contro, per gli approfondimenti la carta stampata rimane un punto di riferimento.
Diventa così importante per una testata giornalistica puntare su tutti i media: internet per gli aggiornamenti in tempo reale, la carta stampata per gli approfondimenti e un servizio di web tv per la fruizione on demand.

Emerge poi che gli utenti non sono disposti a pagare per fruire delle notizie online (se non per periodi limitati e secondo specifiche necessità) e che si informano su vari portali non consultando più una sola fonte.
Diventa fondamentale ampliare l’offerta di notizie e investire sulla pubblicità quale mezzo di sostentamento per i servizi offerti.

Non dimentichiamo poi i social e l’abitudine degli utenti di commentare le notizie sulle piattaforme di microblogging (vedi Twitter) penalizzando siti e blog.

Capiamo allora come la presenza sui principali social network sia ormai imprescindibile.

Vediamo, infine, quali sono gli 11 trend comportamentali dei consumatori che hanno rivoluzionato il modo di fare e distribuire informazione da parte dell’editoria.

 

  • I lettori digitali cercano informazioni online non appena vengono a sapere di una notizia
  • Si aspettano coerenza tra stampa e device digitali
  • Attingono da più fonti diversificate
  • Sono disposti a pagare per contenuti online soltanto quando ne sentono la necessità
  • Si informano sempre sul device più prossimo a loro
  • Approfondiscono i contenuti partendo dal cartaceo e proseguendo sul web
  • Cambiano i canali d’informazione in base all’avvicendarsi delle notizie
  • Non considerano il multimediale un plus ma lo danno per scontato
  • Apprezzano i prodotti editoriali semplici ma di alto valore
  • Commentano sui social in modo privato e selettivo
  • Si interessano sia ai contenuti autorevoli che d’intrattenimento ma li vogliono da fonti diverse